Peppe Esposto ha testato per più di 2000 km la endurance di casa Giant, la Defy Advance Pro. Ecco le sue impressioni
Viaggio in bici da ormai quasi quindici anni e durante la mia carriera da guida, viaggiatore e commuter ho avuto l’occasione di provare tantissimi modelli di bici.
Sebbene non sia un meccanico professionista, ho avuto modo di mettere mano su svariati modelli e tipologie di biciclette e, col tempo, ho imparato a scoprine pregi e difetti testandole sul campo.
Ho notato come molte volte le idee dei progettisti non sempre hanno un riscontro con le problematiche che la realtà dei trail ti pone davanti. Sicuramente questo non è il caso della Giant Defy, un mezzo progettato grazie all’esperienza di Giant.
Inutile parlare di quello che è uno dei maggiori produttori di biciclette al mondo. Personalmente è uno dei marchi a cui mi sento più legato, per diversi motivi.
Ho vissuto a Taiwan, nazione natale di Giant, e quando mi trovavo lì ho avuto l’occasione di apprezzare l’enorme varietà di modelli che questa casa produce.
I negozi Giant erano ovunque ed era diventata un’appuntamento fisso fermarsi e fare amicizia coi negozianti, apprezzando i numerosi modelli e le tipologie di bici, alcune delle quali esclusive per il mercato asiatico.
Ne ho viste e provato di ogni tipo! Dalle bici pieghevoli alle city bikes passando per Mtb e Bici da corsa; Giant è quindi uno dei marchi che conosco maggiormente.
Oggi, dopo un lungo test, voglio parlarvi della regina delle endurance bike la GIANT DEFY ADVANCE PRO.
Il test
Praticando Ultra-Cycling, ho intuito il potenziale della bici sin da subito, ma ho voluto metterla a dura prova e testarla su diversi terreni, viaggiando in bikepacking, prima di condividere la mia opinione con voi.
E così a fine novembre, cavalcando il vento della libertà e trovandomi dei giorni di relativa calma dagli impegni di lavoro, ho deciso di attraversare tre delle più grandi isole del mediterraneo: Corsica, Sardegna e Sicilia.
La Corsica in particolare è un’isola affascinante e poco abitata, durante l’attraversamento ho affrontato lunghissime salite e i pochi paesi, situati a molti chilometri l’uno dall’altro, rendevano la logistica peculiare. Era per cui fondamentale fare affidamento totale sul proprio mezzo.
È proprio in quest’isola, selvaggia e remota, che ho apprezzato il vero potenziale delle Giant Defy.
In dettaglio
TELAIO
La Defy è una bici endurance, per cui sebbene possa sembrare una bici da corsa ha delle geometrie rivolte al comfort che permettono di affrontare tante ore in sella senza sacrificare la comodità.
Il telaio in carbonio, la tecnologia D-fuse del tubo regisella e del manubrio permettono un assorbimento ottimale delle vibrazioni, rendendo la bici comoda da condurre anche su strade sterrate.
Dotata di potenti freni a disco, il telaio permette di montare gomme sino a 35 mm.
Come dice il nome stesso: Defy (sfidare), è una bici che ti permette di andare oltre i limiti di una classica endurance bike. La geometria del telaio permette un notevole sviluppo di potenza.
Il tubo sterzo OverDrive 2 affusolato, aumenta la precisione in curva, mentre il tubo obliquo MegaDrive e il movimento centrale PowerCore offrono una manovrabilità precisa e un’alta efficienza di pedalata.
RUOTE & COPERTONI
La Defy monta ruote le carbonio in carbonio Giant SLR 1. Giant è un produttore di componenti di alta gamma in carbonio, basta solo pensare alla sua azienda sorella CADEX, di cui puoi leggere l’articolo scritto qualche tempo fa qui.
Sappiamo tutti quanto performante sia una massa rotante costruita in questo materiale e personalmente noto la differenza sia nei rilanci che nel mantenimento della velocità. Una volta lanciata la Defy è veramente piacevole e fluida da pedalare.
Le ruote montano un copertone Giant da 32 mm che si è comportato ottimamente sia su strade asfaltate che sterrate; con un mezzo di questo tipo si possono affrontare tranquillamente strade bianche che non presentano particolari tratti tecnici.
In più di 2000 km le gomme hanno risposto bene sia sui lisci asfalti della Corsica sia sulle strade scassate della Sicilia, dove l’asfalto è più croccante di una scorza di cannolo.
Migliaia di chilometri e zero forature.
GRUPPO
La mia Giant Defy monta il gruppo SHIMANO ULTEGRA Di2 2×12 con una guarnitura 50-34 ed un pacco pignoni 11-34. Personalmente sono un grande fan di Shimano e uso i cambi elettronici su bici da corsa da diversi anni; li ritengo di grande affidabilità.
La caratteristica che apprezzo di più sono la facilità e la velocità della cambiata.
Quando ho dovuto affrontare tante ore in sella e quindi numerose cambiate durante la giornata e per più giorni consecutivi, a volte ho sofferto di tendinite dell’avambraccio, con un’infiammazione che ho dovuto gestirmi anche nel bel mezzo di un trail.
La comodità di poter cambiare marcia con un semplice click, anziché spingere la leva, è per me un fattore da non sottovalutare, soprattutto in ottica ultra cycling.
I freni a disco hanno una notevole modulabilità e potenza di frenata, fondamentale per sviluppare quel senso di sicurezza che la bici deve trasmettere.
Non è stato necessario ricaricare la batteria del cambio per tutta la durate del test e mi è piaciuta molto l’app di sincronizzazione E-Tube, dove si può vedere il livello delle batterie o regolare il cambio.
MANUBRIO E REGISELLA
Vanno menzionati il reggisella e il manubrio D-Fuse che sono stati progettati per funzionare come un sistema in grado di assorbire gli urti e le vibrazioni della strada in modo da poter pedalare con comfort e potenza.
Una delle caratteristiche che ho apprezzato di più lungo il viaggio è stata la comodità hanno risposto bene anche montando borsa sella e manubrio.
Assetto bikepacking
Per il viaggio ho utilizzato borsa sottosella RACING SADDLE PACK da 9 litri, RACING LONG TOP TUBE PACK da 2 litri e RACING FRAME PACK da 4 litri di Apidura.
Nell’assetto anteriore ho usato HANDLEBAR PACK e ACCESSORY BAG di Ortlieb.
Ho viaggiato con abbigliamento invernale anche se ho trovato bel tempo e buone temperature lungo tutto il viaggio.
In conclusione
La Giant Defy è una bici versatile e affidabile, ideale sia per l’ultra cycling che per le uscite quotidiane. Concepita per ciclisti che ricercano comfort e performance e su diversi tipi di terreni a cavallo tra il road ed il gravel.
Mi sono confrontato con i miei meccanici che si sono presi cura del setting della bici e mi hanno confermato ciò che pensavo: un prodotto di alta gamma.
Se avete dubbi o altre domande sulla GAINT DEFY potete contattarmi su Instagram e sarò felice di darvi maggiori informazioni.
Puoi vedere le tappe del mio viaggio sul profilo Komoot, Strava o seguire le mia avventure in bici sul mio profilo Instagram.
Per dettagli tecnici e altro sulle bici Giant visita il sito in italiano.