La Patagonia Torrentshell: recensione dopo Quattro Anni attraverso l’Europa
La vita all’aria aperta si misura spesso attraverso gli occhi dell’avventuriero, ma ancor di più attraverso l’equipaggiamento che lo protegge e lo sostiene. Durante i nostri viaggi in giro per l’Europa, dalla selvaggia e imprevedibile Norvegia alle pietrose strade del Belgio, passando per le campagne verdissime della Francia, la Patagonia Torrentshell è stata la costante difensiva contro gli elementi.
Durevolezza e la Prova del Tempo
La nostra fidata Torrentshell ha visto condizioni meteo delle più disparate. Dai cieli plumbei del nord, alla nebbia mattutina delle pianure, fino ai rovesci improvvisi delle regioni costiere. Nonostante tutto, la giacca ha dimostrato pochi segni di usura. Solo un paio di strappi, testimoni silenziosi delle avventure vissute, e facilmente riparabili, sono apparsi sul suo tessuto robusto. La sua impermeabilità è stata la sua arma segreta: innumerevoli volte mi ha salvato da piogge incessanti, mantenendomi sorprendentemente asciutto.
Le Imperfezioni di un Compagno Fedele
Nei climi più caldi, l’interno della giacca diventava una fornace, rendendo difficile distinguere tra l’umidità esterna e quella interna. Nonostante il suo peso non sia eccessivo, rispetto ad altre giacche sul mercato si fa sentire nelle lunghe pedalate, specie quando si attraversano regioni montuose. E poi c’è il cappuccio. Ottimo per proteggere la testa, ma non adatto a coprire un casco da ciclismo, elemento essenziale per chi passa numerose ore in sella. E le zip? Durante le tempeste più ostinate, hanno ceduto, permettendo all’acqua di infiltrarsi nelle tasche.
Una Cura Periodica e l'Evoluzione di un Brand
Una parte fondamentale della manutenzione della Torrentshell è il trattamento annuale con impermeabilizzante. Ho trovato che Gangers, a base d’acqua, è un alleato prezioso, allungando la vita della giacca. Ma, purtroppo, ho notato un cambiamento: i nuovi modelli della Torrentshell non sembrano avere la stessa resistenza e qualità di quelli di qualche anno fa. Sentiamo molto affine la mission e l’intento generale di Patagonia, ma non possiamo esimerci da qualche critica. Post pandemia, la qualità costruttiva si è decisamente abbassata – almeno secondo la nostra limitata opinione.
Riflessioni Finali
Dopo quattro anni e migliaia di chilometri percorsi, la Patagonia Torrentshell rimane una compagna fidata, ma non insostituibile.
Il peso, la tenuta altalenante dell’impermeabilità e l’effetto sauna sono dei minus abbastanza importanti, ma la polivalenza della Torrentshell aumenta decisamente la ratio prezzo/uso.
Abbiamo usato la Torrentshell non solo in bici, ma praticamente sempre ogni volta che pioveva.