Quando si pensa ai rulli di allenamento un’immagine molto chiara appare in mente: un ciclista perfetto, con delle gambe che potrebbero spaccare sassi ma incredibilmente niente sudore mentre pompa a 5000 watt.
Insomma, per i non appassionati di performance, l’immaginario classico dei rulli può sembrare respingente. Può esserlo anche perché a noi amanti dei viaggi sembra quasi superfluo e cozzante con il nostro immaginario mantenerci allenati.
Dopo questa carrellata di immagini, recuperiamone una che sicuramente noi tutti condividiamo: la prima salita dopo una lunga pausa.
I polmoni scoppiano, la maglia si impregna di sudore manco fossimo in sauna, alle gambe arrivano quei morsetti che predicono un crampo da chilo.
Anche per chi cerca di tenere in inverno una media buona di uscite arriva il girare del sole, cioè il fatto che abbiamo almeno 4 mesi dell’anno in cui il tramonto è più nel pomeriggio che nella sera.
Avendo affrontato la problematica “immagine” dei rulli, vi raccontiamo come è andato questo anno che abbiamo passato sul Justo di Elite.
La prima volta
Quando ci si mette sul rullo per la primissima volta si ha una sensazione strana. La posizione in sella è la medesima, in realtà, ma non vedere la ruota posteriore da un certo senso di precarietà. Dopo qualche minuto di pedalata però la memoria muscolare fa il suo lavoro e tutto ritorna normale, anche a livello percettivo e mentale.
Il montaggio è molto semplice e basta seguire le istruzioni: le uniche cose da montare sono la protezione laterale del rullo e la cassetta.
Sono difficili da usare?
Sinteticamente: no. L’unica cosa da fare è comprare una cassetta uguale a quella che abbiamo sulla bici o almeno delle stesse velocità: noi abbiamo optato per un cassetta di media qualità che non ci ha dato problemi. Installata questa sul rullo in una decina di minuti (ricordatevi di prendere una chiave apposita per stringere bene), abbiamo collegato il Justo alla corrente e seguito le istruzioni dall’app di My E-Training di Elite. Raggiunti i 30 km all’ora il rullo si è configurato automaticamente e da allora non siamo più intervenuti sulle impostazioni.
C’è la possibilità di regolare molte funzioni, ma per utenti medi come noi quelle di default sono più che sufficienti.
Ma servono?
Anche qui, sinteticamente: sì. Lo sforzo è il medesimo di una pedalata all’esterno, a parte ovviamente per l’attrito del vento. Potete prendere anche l’Aria, che è il ventilatore integrato, o anche quello base che usate d’estate, ma il grado di fatica che abbiamo provato è il medesimo. Anzi: è leggermente superiore.
Tolto l’ambiente esterno e le sue distrazioni (oltre al fatto di non stare attenti al passare delle macchine) ci siamo trovati a spingere decisamente di più e mantenere delle medie di cadenza e velocità decisamente più alte dei normali giri all’esterno.
Su circa 10000 km fatti quest’anno, abbiamo decisamente sentito l’intervento dei rulli per “mantenere la gamba”.
Ovviamente, l’abbiamo utilizzato maggiormente durante la stagione più fredda o con meno luce, ma secondo noi la vera utilità sta nel mantenimento delle uscite infrasettimanali.
Sappiamo bene tutti che “uscire un’ora in bici” non è mai solo un’ora. Bisogna vestirsi, prendere la bici, accendere il gps, uscire dalla città etc. Minimo 2 ore se ne vanno sempre, a meno che di non fare proprio un giretto minimo.
Anche in primavera inoltrata e in estate (grazie al ventilatore) siamo riusciti a non saltare l’uscita in mezzo alla settimana con una sessione di un’ora e mezza circa pedalata sul rullo.
E gli effetti decisamente si sentono. Quando siamo tornati ad uscire con regolarità, la sensazione non è stata per niente quella di dover riprendere la gamba, ma di averla mantenuta.
E il mantenimento della forma fisica (che non vuol dire essere palestrati ma rimanere capaci di fare quello che vogliamo) ci ha permesso quest’anno di spingerci molto più in là in termini di viaggi, eventi ed uscite in compagnia.
Anche se i viaggi sono spesso un momento rilassato e di pausa, le gambe comunque devono girare, il nostro cuore deve pompare e via così dicendo.
Anche se non hai piacere di usare “le schede” o gli intervalli, avere un minimo di gamba. è buono sia per la tua salute che per poter apprezzare a pieno l’esperienza del bikepacking: non per ricevere su Strava più kudos, ma per poter scalare quella montagna, per fare quell’itinerario su komoot che hai salvato dall’anno prima e semplicemente per poter fare quello che vuoi.
Per questo motivo non abbiamo fatto calcoli sulla differenza di wattaggio e di performance: per ciclisti come noi sono dati utili certo, ma sostanzialmente trascurabili per la tipologia di ciclismo che applichiamo.
Ovviamente, per chi vuole migliorare sensibilmente la performance i rulli interattivi di Elite salvano tutti i dati che vi possono interessare: cadenza, potenza, velocità media, vom, etc. Il vostro cardiofrequenzimetro, se ha l’Ant+ e/o il bluetooth, è già configurabile con questi rulli e quindi avrete il set completo per guardare tutti i dati che vi interessano.
Avere tutti i dati raccolti in automatico è uno strumento potente per continuare l’allenamento anche quando, per impegni o per la brutta stagione, non è così facile.
L’uso dei rulli ha avuto un effetto anche psicologico: il non mollare. Anche da appassionati, pensiamo che sia una sensazione comune quella indolenza che prende quando le condizioni all’esterno non sono ottimali. Guardiamo la bici un po’ sbuffando, presi dalla voglia di uscire ma dagli ostacoli fastidiosi che ci si frappongo alla nostra uscita. Mantenendo la pratica manteniamo anche l’abitudine.
Pendenza
La cosa che ci ha veramente stupito è stata la gestione delle salite. Collegata a Zwift oppure agli allenamenti all’interno dell’app di Elite, la sensazione di quando si incomincia una salita è veramente simile a quella reale. Non c’è uno stacco netto tra un gradiente zero e il successivo ma si può sentire anche il classico falsopiano. Credeteci, le pendenza a doppia cifra si sentono tutte. Il sensore del Justo si adatta molto bene e il feedback che da è pressoché identico a quando incomincia il tornante nella nostra salita preferita. Non c’è il feeling che la pedalata sia semplicemente più difficile, ma sembra che effettivamente si stia salendo.
È difficile mettere la bici? Si rovina?
Una volta messi i giusti attacchi sul rullo (quelli da perno passate o quick release) è veramente semplice. Basta appoggiare gli attacchi del telaio, usare il perno del cerchione che già avete ed è fatta.
Se non è montata correttamente, ve ne accorgete subito perché sentirete la bici tutta storta. In questo caso, scendete immediatamente e rifate l’operazione da capo, con più attenzione. Il trucco più semplice e quello di tenere la bici perpendicolare al rullo, cioè dritta.
L’unica usura che ci può essere è quella normale sulla catena, per il resto il telaio non tocca direttamente il rullo e quindi non ci può essere sfregamento.
Fanno casino?
Privi di un fonometro, abbiamo chiesto ai vicini se sentivano mentre pedalavamo e la risposta è stata negativa. All’interno dell’abitazione sicuramente si sente rumore, ma è lo stesso di una tv accesa. Se avete vicini sensibili, basta mettere un tappeto sotto per ridurre a 0 le vibrazioni. Se ll installate in garage o in un ambiente molto fonoriflettente non avrete la sensazione della galleria, essendo le frequenze che produce il rullo nel range medio. In sostanza, fa un po’ di rumore ma non è fastidioso.
Quanto spazio occupano?
In realtà quando la bici non è installata, molto poco. Si possono chiudere le gambe e riporlo in un angolo, ma anche lasciato aperto il rullo Elite occupa poco più di un tavolino piccolo.Mi serve Zwift?
Non per forza. È buono secondo noi per gli itinerari virtuali, con l’aggiunta della parte visuale che è molto giocosa. Zwift è praticamente un gioco di ruolo per ciclisti: ci sono i power up, ci sono tutti i dati e i livelli ben in vista e le medaglie da prendere. La parte “social” non è molto interessante per noi, anche se un ciclista dalla Nuova Zelanda sorpassarci a 50 all’ora ha scatenato un piccolo moto competitivo facendoci pedalare più forte.
A parte l’impianto ludico però è assolutamente fattibile gestire il rullo sia con l’app di configurazione di Elite (per esempio per gestire la durezza della pedalata) o con gli allenamenti pensati dall’azienda veneta.
E quindi?
Come abbiamo scritto nell’introduzione, l’immaginario che sta intorno ai rulli è respingente per molti cicloamatori, ma non dovrebbe fermarci. Il fatto è che mantenere un livello adeguato di allenamento fa bene in primis alla nostra salute mentale e fisica e in secundis ci permette di riprendere le nostre sgambate in compagnia con la bella stagione con tranquillità e con la possibilità di fare anche qualcosa in più. Trovi più informazioni e consigli sulla pagina di Justo di Elite.
Caratteristica | Dettagli |
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Adattatori aggiuntivi | Disponibili adattatori per mozzi da 135 x 10-12 mm e per mozzi posteriori Boost 148 x 12 mm e Super Boost 157 x 12 mm. |
Compatibilità cassette | Pronto per ospitare cassette Shimano® da 9/10/11/12 velocità strada, compatibile con Shimano® 12 velocità MTB, Campagnolo da 9/10/11/12 velocità, SRAM NX 12 velocità con corpetto Shimano® e SRAM da 12 velocità. |
Corpetti ruota libera specifici | Disponibili per Campagnolo, SRAM XD/XDR, SRAM NX 12 velocità e Shimano® 12 velocità MTB. |
Caratteristica | Descrizione |
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Nome del prodotto | Justo |
Descrizione generale | Rullo top di gamma dell'ecosistema Elite per allenamenti in bici. Può replicare fino al 24% di pendenza e trasmette dati di velocità, cadenza e potenza in tempo reale. |
Precisione | Misura la potenza con una precisione dell'1% grazie al nuovo misuratore di potenza integrato. |
Design | Estetica, stabilità e durevolezza con componenti in plastica rigenerata. |
Compatibilità con Rizer | Compatibile con il Rizer, il simulatore di pendenza di Elite con steering integrato. |
Calibrazione | Autocalibrabile. |
Sostenibilità | Realizzato per oltre il 46% da plastica riciclata in fase di produzione pre-consumo. |
Silenziosità | Allenamenti estremamente silenziosi grazie alla nuova meccanica e al nuovo volano. |
Compatibilità con app | Compatibile con app, software, computer, smartphone, tablet e Apple TV. Doppio protocollo di comunicazione ANT+ FE-C e Bluetooth. |
Modalità Stand Alone | Possibilità di utilizzare il rullo anche quando non è connesso ad un software. |
Compatibilità bici | Compatibile con bici da strada, gravel e mountain bike. |