I consigli di Apidura per pianificare e gestire le problematiche dei visti per le vostre avventure in bici intorno al mondo.
Uno dei vantaggi di viaggiare in bici è che si può andare dappertutto. Se c’è la voglia di partire, e una bici adeguata per portarci in sella fino a destinazione, allora saranno sufficienti una buona pianificazione dell’itinerario e un pizzico di senso dell’orientamento per trasformare il mondo in un grande parco giochi da esplorare.
Tuttavia, per molti ciclisti che decidono di avventurarsi in luoghi meno frequentati – alla ricerca di nuovi percorsi, paesaggi sconosciuti e nuove culture da scoprire – non è il pedalare che pone i problemi maggiori, e nemmeno le difficoltà legate a fattori geografici e naturali.

Le barriere più ardue da superare per continuare il viaggio sono spesso di natura burocratica: i confini politici tra vari Paesi ne sono l’esempio classico, così come il passaggio da una regione all’altra all’interno di territori dove il passaggio di turisti stranieri in autonomia è sottoposto a controllo.
Per superare tali ostacoli burocratici dovrete riuscire a ottenere la giusta chiave che aprirà le porte della frontiera: lettere d’autorizzazione, lasciapassare, timbri sui passaporti e soprattutto, i visti turistici. Allo stesso modo in cui vi preparate con diligenza e affrontate senza paura deserti inabitati, passaggi in alta montagna e freddi notti invernali, non c’è motivo per cui perdersi d’animo in questo caso. Condividiamo qui con voi alcuni consigli per riuscire nell’impresa.
Da fare a casa, prima di partire in viaggio
- Cominciate a informarvi con largo anticipo sul percorso. Per ottenere certi visti l’attesa si misura in mesi e le modalità per farne domanda seguono procedure che posso essere differenti per differenti Paesi.
- Non fate domanda troppo in anticipo. La maggior parte dei visti turistici hanno un periodo di validità. Mentre di solito è possibile scegliere indicativamente la data d’ingresso, certe volte il visto è valido a partire dal momento in cui la domanda è autorizzata.
- Informatevi sulle differenti modalità per ottenere il visto. Normalmente la domanda deve essere presentata al consolato o all’ambasciata del vostro Paese di residenza, ma, attenzione, alcuni Paesi permettono di fare domanda direttamente alla frontiera e, in generale, si tratta dell’opzione più efficace e meno costosa.
- Di conseguenza, informatevi sui servizi di visto all’ingresso sul territorio: sono previsti su tutti i posti di frontiera o solo alcune località sono abilitate a tale dispositivo? Fate particolarmente attenzione alle frontiere sensibili, il passaggio tra un Paese all’altro potrebbe risultare difficile o addirittura impossibile senza passare per un Paese terzo.
- Non dimenticate che in alcuni casi i visti turistici devono essere accompagnati da documenti aggiuntivi, come ad esempio foto d’identità o attestazione di assicurazione di viaggio. Portate con voi più di una copia.

Una volta partiti in viaggio
- Quando i viaggi sono programmati su un calendario di alcuni mesi, fare domanda di visto lontano dal vostro Paese di residenza diventerà una necessità, soprattutto considerando i limiti legati ai periodi di validità e all’alea di un itinerario pieno di imprevisti. In questo caso, fare una pausa e prendere il tempo necessario per prendere una decisione informata è di solito il modo migliore per… non perdere tempo! Alcune buone domande da porsi sono: in quale città si trovano le ambasciate? L’ambasciata del Paese A è conosciuta per accordare più facilmente il visto che l’ambasciata nel Paese B? Quali sono le conseguenze per l’itinerario da seguire?
- Anche se sembra ovvio, vale la pena ricordare che è fondamentale pianificare attentamente la tempistica di passaggio quando si attraversano, l’uno dopo l’altro, Paesi confinanti che richiedono visti all’ingresso. Assicuratevi che le date coincidano e che vi garantiscano un minimo margine d’errore.
- Qualora vi trovaste nella situazione di dover inviare fisicamente, per posta o corriere espresso, il passaporto nell’ambasciata del vostro Paese di residenza, non dimenticate di farlo al momento opportuno. Per esempio, nessuna controindicazione da un Paese in cui i turisti possono viaggiare senza visto o restare per lunghi periodi senza un documento.
- Informatevi con quale valuta sia possibile pagare i servizi consolari. Vi consigliamo di avere su di voi, in ogni momento, una riserva di banconote di dollari americani durante il viaggio.
- Portatevi sempre dietro una riserva di foto tessere formato passaporto.
- Mostratevi amichevoli e disponibili con le autorità di frontiera. Una base di nozioni calcio parlato potrebbe essere una risorsa preziosa per rompere il ghiaccio e aiutarvi a tirarvi fuori da un’impasse.
Altri consigli di carattere generale
- Talvolta il rilascio del visto è strettamente legato alle prenotazioni relative al viaggio: biglietti aerei, hotels e itinerari. È un’evidenza che per un turista che viaggia in bici e che dorme spesso al bivacco tale condizione possa essere problematica da soddisfare. La soluzione che vi consigliamo è di trovare un’agenzia di viaggio disponibile a emettere una prenotazione temporanea per un volo di andata e ritorno, nonché le prenotazioni per alberghi e un itinerario di viaggio fittizio. Ovviamente, con il presupposto che le prenotazioni possano essere annullate dopo il rilascio del visto.
- Evitate di dichiarare l’intenzione di attraversare le zone sensibili, anche se queste fanno parte del vostro itinerario.
- Dichiarate il mezzo di trasporto utilizzato solo se necessario.
- Mostratevi al meglio al momento di incontrare il funzionario consolare locale per domandare il visto turistico: una doccia e una camicia pulita possono aprire molte porte.
- In alcuni casi è preferibile utilizzare i servizi di un intermediario locale. Certamente più costosa come opzione, ma a volte ne vale la pena: meno stress e più tempo da dedicare al viaggio in bici.
- Leggete i forum di viaggio, come ad esempio il Lonely Planet Thorn Tree (https://www.lonelyplanet.com/thorntree/welcome) o il forum Tripadvisor (https://www.tripadvisor.co.uk/ForumHome). E perché no sui vari gruppi Facebook. Esiste un’alta probabilità che se il visto sia difficile da ottenere in molti prima di voi ne avranno parlato sul forum.
- Non dimenticate che la burocrazia è fluida e le regole di passaggio da un luogo all’altro possono cambiare rapidamente… Siate preparati ad affrontare i gli imprevisti e ad adattare il percorso di conseguenza.

Il parere dell’esperto
Non c’è dubbio che domandare un visto possa essere una rottura di scatole, ma la ricompensa sarà l’accesso a luoghi meravigliosi ed esperienze indimenticabili. Pensateci bene se i 100 dollari spesi sul visto per entrare nel Paese vicino non siano meglio investiti altrimenti, ad esempio per restare in giro per qualche giorno o settimana in più.
Josh Cunningham fa parte del Team Apidura e ha percorso nel 2015 oltre 21000 km attraverso 26 Paesi da Londra a Hong Kong.
Informati se il tuo Paese ti permetta di avere più di un passaporto allo stesso tempo. Per esempio, io ho 3 passaporti tedeschi, un vantaggio non indifferente quando si tratta di fare più domande di visto simultanee.
Non dimenticare i vaccini e porta con te il libretto di vaccinazione internazionale. Alcuni Paesi controllano alla frontiera, molto spesso per la febbre gialla.
Patrick Schroeder, Ambassador Apidura soprannominato “World cyclist” in giro per il mondo con l’obiettivo di pedalare in tutti i Paesi. Al suo attivo già 137, l’obiettivo è 193 Paesi.
Non ho mai rimpianto di aver dovuto attraversare i meandri della burocrazia per ottenere un visto perché dall’altra parte della frontiera ho trovato sempre soddisfazioni. Ma non sarei sincera se non vi dicessi che sono particolarmente grata ogni volta che posso entrare in un Paese senza visto!.
E sono grata di avere un passaporto che mi permetta di andare ovunque lo desideri.
Emily Chappell, Ambassador Apidura e prima donna alla TCR 2016.