Chino verso nord - Storie in bici e di viaggi paralleli è un libro edito da Amazon appena finito di stampare. Pubblicato nel settembre 2019. L’autore è Willy Mulonìa al secolo Guglielmo Mulonìa, perché Willy, verrà spiegato nel libro.
L'autore
Willy non è uno scrittore di professione, fa altro nella vita, prima insegnante di nuoto diplomato ISEF, per alcuni anni si è occupato di progetti educativi per l’insegnamento dello sport ed è anche insegnante di educazione fisica, il suo amore per la bici nasce per caso a seguito di un infortunio durante il servizio militare e lo pratica in parallelo con il suo lavoro di insegnante gareggiando con successo come amatore con ottimi piazzamenti assoluti in gare estreme a tappe di respiro internazionale: due le più importanti in Tunisia e nell’Outback Australiano, non ultimo è uno dei primi Italiani ad aver affrontando la difficilissima l’IDITA road in Alaska. (gara estrema invernale che attraversa le fredde terre dell’ultima frontiera)
Nel 2001 compie un viaggio da Ushuaia (Argentina) sino a Prudhoe Bay (Alaska) percorrendo in maniera pionieristica da Sud a Nord una via le estremità delle Americhe; in questo viaggio è anche testimonial per Amnesty international.
Oggi gestisce la società Progetto Avventura (P.A. Cyclism) che organizza viaggi avventura in luoghi iconici in giro per il mondo come la Patagonia, il Deserto di Atacama, il Sahara, il Canada, é il referente spagnolo e responsabile per l’organizzazione della Eroica Hispania, creatore, ideatore ed organizzatore del Mongolia Bike Challenge una delle gare a tappe più famose e ambite nel panorama MTB a livello internazionale giunta ormai alla 10° edizione, insegna inoltre Gestion Impresarial de la passion para el deporre y la aventura presso l’università UCAM di Madrid.
Willy vive in Spagna nel Parque Nacional Sierra de Guadarrama con la sua famiglia.
Il libro
Il libro prende le mosse dal viaggio nelle Americhe ma è solo uno stratagemma dell’Autore per introdurre il lettore in racconto autobiografico, accompagnandolo dolcemente, quasi tenendolo per mano nel proprio io più profondo.
In questo libro Willy è la voce narrante di un viaggio come metafora di vita, si parte dall’infanzia, passando dall’adolescenza fino all’età adulta raccontando aneddoti di viaggio e in parallelo con vicissitudini, eventi familiari, personali, professionali e sportivi che trasformano il Willy insicuro e solitario nell’uomo che è oggi e che ogni lettore è libero di giudicare; al di là dei giudizi è chiaro che è l’uomo che nel bene o nel male ha sognato di diventare, che porta in giro gente per il mondo per condividere il suo sogno e la sua visione della vita frutto di quel viaggio nel viaggio nelle americhe che lo ha mutato nel fisico e nello spirito perché (in questo condivido a pieno il messaggio n.d.r) “la felicità è reale solo se è condivisa” cita Jon Krakauer.
E’ un libro sulla speranza e sulla necessità di essere tenaci e perseveranti, del come nella vita è un lungo viaggio il cui esito può essere più meno positivo, al di là del fato, a seconda di quanta dedizione, impegno e forza di volontà ognuno di noi è disposto a mettere in gioco per cercare di non “tradire il proprio desiderio”.
Si badi bene il libro non è autocelebrativo, l’autore si mette a nudo con tutte le sue debolezze, intemperanze e difetti, e al libero giudizio altrui, sicuro che il viaggio iniziato metaforicamente il primo febbraio 2001 è ben lungi dal terminare e che sarà un buon viaggio solo se saprà essere fedele al suo desideri, capire i propri errori, ascoltare chi gli è vicino: non per questo dedica un capitolo alle persone che lo hanno aiutato e sostenuto nei momenti difficili del cammino, e ancora oggi sono tutte li più o meno fisicamente al suo fianco, passando agilmente dal raccontare delle sue famiglie putative, come quelle incontrate in Sud America che gli ha dato un pasto caldo, quelle del Nord Americana che hanno fatto una raccolta fondi, quella composta dai suoi amici e collaboratori a quella vere e propria composta dalla compagna Mar, i figli, suo fratello e suoi genitori che alla fine, come tutti i genitori, anche se di mezzo metti incomprensioni, mille miglia e un oceano mai saranno poi così lontani.
Perchè leggerlo
Perché è un libro sulla vita, sulla speranza, sulla perseveranza e dentro c’è tutto quello che deve esserci in un libro d’avventura: un uomo, un sogno, gli amici, l’amore, gli imprevisti, le sconfitte e la vittoria il tutto in un racconto parallelo ad una sfida estrema che porta il protagonista a compiere la traversata in solitaria della Panamericana con una Mountain Bike, un carrello e un cane randagio trovato per caso inseguendo un sogno: rimanere fedele al proprio desiderio.
Un libro che ti rapisce sin da subito e che difficilmente ti lascerà indifferente, anche per il linguaggio moderno, pulito e diretto che rende la lettura piacevolmente coinvolgente, dove è facile identificarsi con il protagonista perché qualunque sia il nostro sogno, la nostra meta, tutti bene o male siamo in viaggio e ogni tanto serve che qualcuno ci ricordi che non dobbiamo mollare difronte al mare in burrasca perché “ è il viaggio che percorriamo che rende nobile la meta raggiunta” qualunque essa sia.
Perché se sei un viaggiatore o ti accingi a divenire tale non puoi non conoscere la sua storia: Willy, attingendo alla cultura Pop e parafrasando una celebre pubblicità, è nel suo settore un “Folle, sognatore, ribelle ma anche un piantagrane uno che vede le cose in modo diverso…non ama le regole e i regolamenti, e tende a cambiare lo status quo …. Una di quelle persone che potete citare, essere in disaccordo, glorificare o denigrare, ma l’unica cosa che non potrete mai fare è ignorare; perché è una di quei personaggi che riescono a cambiare le cose. Perché solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero!”.
Fabio Barboni.