Acciaio per la nuova 27,5 plus di Aeko Bikes, forcella a traliccio e cerchi in carbonio.
Mascarin è l’ultima creatura di Paolo Azzolini, cuore e mente di Aeko bikes. Ha telaio in acciaio con tubazioni Deda, forcella a traliccio sempre in acciaio, cerchi in carbonio Aeko Groot 27,5 Plus da 50mm e coperture WTB Ranger da 2,8”. In seguito vi diremo l’allestimento completo della bici che abbiamo provato, per ora tenetevi a mente queste informazioni, essenziali. Ricevo la bici dal corriere di venerdì, e sorrido: niente male come inizio del fine settimana! Una volta tolta dall’imballo la prima cosa che salta all’occhio sono le finiture e la cura nei dettagli: le saldature e i raccordi puliti del telaio, l’attacco manubrio lavorato dal pieno, la forcella a traliccio con il logo Aeko inciso a laser. Il tutto rigorosamente realizzato in Italia. Inoltre la verniciatura e la grafica pulita ed essenziale che hanno sempre contraddistinto i telai Aeko non ne fanno certo eccezione sulla Mascarin.
La bici è stata provata su svariate tipologie di terreno, dallo sterrato delle piste tagliafuoco ai trail più impegnativi e tortuosi, sia da scarica che con borse da bikepacking. Quando si inizia a pedalare, ancora prima di prendere confidenza con il mezzo, la prima cosa di cui ci si rendo conto è la facilità e la precisione di guida della Mascarin. Disarmante. La combinazione tra i cerchi in carbonio con una generosa sezione da 50 mm e la forcella a traliccio rendono lo sterzo super reattivo sia in condizioni di scarico che con borsa fissata al manubrio. La forcella a traliccio presenta un duplice vantaggio: riduce la torsione sull’asse del mozzo e garantisce una maggiore resistenza alle sollecitazioni dovute a pneumatici di grossa dimensione, come nel nostro caso. Traducendo tutto ciò in maggior comfort e precisione di guida.
I cerchi in carbonio, orgogliosamente prodotti in Italia, con i loro 395 grammi riducono drasticamente il peso della massa rotante, a tutto vantaggio della facilità di guida. Sono davvero un prodotto notevole, per questo motivo abbiamo deciso di pubblicare una recensione espressamente dedicata a loro. Nel nostro caso le coperture abbinate ai Groot sono dei WTB Ranger da 2,8” che grazie al notevole volume d’aria permettono di girare a basse pressioni aumentando di conseguenza l’impronta a terra, fattore che incide positivamente su trazione, stabilità e comfort generale.
Sul campo la Mascarin si è rivelata un mezzo versatile che ben si adatta a qualsiasi situazione; in salita, il formato 27,5 plus e i WTB Ranger offrono un’ottima trazione al posteriore, mentre sull’anteriore permettono di superare in modo agevole gli ostacoli alla pari di una 29 e nel nostro caso anche meglio grazie al binomio forcella – cerchio che rendono precisa la guida anche a bassa velocità. In discesa la Mascarin richiede un minimo di adattamento iniziale, dopo il quale presa la necessaria confidenza, prevale la sensazione di sicurezza e stabilità. Precisa nell’impostare le curve con la garanzia di vedere mantenuta la traiettoria impostata. A maggior ragione in condizione di carico. Da scarica la Mascarin si è rivelata molto divertente soprattutto nei tratti veloci e stretti che richiedono repentini cambi di direzione, al fondo dei quali ti ritrovi con un gran sorriso stampato in faccia.
Parlando di costi il solo telaio viene presentato al pubblico ad un prezzo di 1.000 euro ed è completamente personalizzabile, verniciatura compresa. Mentre la forcella a traliccio ha un costo di 150 euro se acquistata col telaio. Abbiamo deciso di lasciare per ultimo l’allestimento completo della Mascarin testata, per il semplice fatto che essendo un prodotto “su misura” ogni componente è a discrezione del cliente. Telaio in acciaio con tubazioni Deda, forcella a traliccio sempre in acciaio. Ruote composte da cerchi Aeko Groot 27,5 Plus con larghezza 50 mm, mozzi Hope con perno da 110 mm all’anteriore e 142 mm al posteriore; copertoni WTB Ranger 27,5 da 2,8”. I freni sono dei TRP Spyke meccanici con dischi da 180 mm e leve Sram SD-ULT. Per quanto riguarda la trasmissione abbiamo il pacchetto comandi, deragliatore anteriore e posteriore Shimano XT, cassetta a 11 velocità Shimano 11-42, guarnitura Shimano XT 24-34 e movimento centrale Shimano BSA. La sella è una WTB Rocket Comp con reggisella da 27,2. L’attacco manubrio è un Aeko lavorato dal pieno, con manubrio Ritchey, manopole WTB. Serie sterzo conica da 11/8” – 11/2”.
In conclusione la Mascarin ci è sembrata una bici docile e versatile in grado di adattarsi ai fondi più impegnativi sia in salita che in discesa. Soprattutto da carica con le borse da bikepacking il telaio in acciaio garantisce un buon confort sul posteriore mentre la parte che stupisce maggiormente rimane l’anteriore…Veloce nei cambi di direzione, preciso anche a basse velocità e sicuro nelle traiettorie quando la velocità aumenta. Diminuisce l’affaticamento a braccia e spalle, stiamo pur sempre parlando di una forcella rigida, a tutto vantaggio del divertimento. Sarebbe stato interessante poter provare una Mascarin con un allestimento migliore per quanto riguarda trasmissione e i freni. Il gruppo Shimano XT fa il suo lavoro ma non in tutte le situazioni è all’altezza, mentre i freni a disco meccanici TRP Spyke ottimi in ottica “selfsupported” spesso fanno rimpiangere la modularità e confort di frenata di un impianto idraulico. Dico questo perché con un paio di cerchi del genere ci si aspetta una componentistica di livello per poterne sfruttare a pieno le caratteristiche. Sono riflessioni personali che riguardano solo la bici oggetto di test. Ribadiamo infatti che le specifiche del telaio e tutto l’allestimento sono a completa discrezione del cliente.
Ulteriori informazioni sui prodotti Aeko le potete trovare qui: http://www.aeko.it/