La mia bicicletta da bikepacking “perfetta” in controtendenza rispetto alle scelte di mercato.
Lo sappiamo, noi ciclisti siamo clienti difficili. Nonostante il mercato ci proponga una quantità smisurata di modelli di biciclette noi non ci accontentiamo mai lo stesso.
In questi anni mi sono divertito a provare le varie tipologie di bicicletta che ci hanno proposto, a partire dalle fatbike passando per le plus e finendo con le gravel. Posso dire di essermi fatto un’idea abbastanza precisa degli standard in circolazione.
Con questo mezzo mi sono concesso il lusso di crearmi da solo la mia bicicletta da bikepacking ideale. Questa Bombtrack Beyond + custom è il riassunto della mia esperienza fino ad questo momento.
Ricordiamoci che tutti i nuovi standard di biciclette provengono dal mercato americano che ha una moltitudine di territori e climi estremamente più articolati rispetto all’Italia.
Troppo spesso ci concentriamo sulla bicicletta senza tenere in considerazione il suo utilizzo. Un conto è pedalare prevalentemente su strade bianche mentre altra cosa è guidare la bici su sentieri di montagna.
Il primo passo da fare quindi, prima di decidere che bicicletta comprare, è decidere che tipo di tracciato affronteremo. Sembra una banalità ma diventa essenziale avere chiaro nella testa su quale tipo di terreno dovremo pedalare la bicicletta.
La bicicletta è stata pensata per percorrere il Grand Italian Trail e quindi prevalentemente mulattiere e sentieri di montagna.
Partiamo dal telaio. E’ quello della Beyond+ e quindi telaio in acciaio, 3 punti di ancoraggio borraccia e angolo sella rilassatissimo.
Formato ruote 29 pollici. In controtendenza rispetto a tanti, a mio modestissimo avviso questo è il formato vincente. Modificando lo pneumatico si passa da una ruota leggera e agevole a una aggressiva per terreni più difficili.
Forcella Rock Shox Yari da 120 mm e steli da 35 mm. Su una MTB l’escursione serve e aiuta, troppo spesso le persone se ne dimenticano. Steli da 35 mm per avere maggiore rigidità sull’anteriore, gli steli solo lunghi e la bicicletta è carica, la differenza si sente tutta rispetto a quelli da 32 mm.
Altro vantaggio della forcella da 120 mm di escursione (su questo preciso telaio) è che riesce ad aprire l’angolo di sterzo fino a 67,5 gradi. Un valore ottimale per questo tipo di utilizzo.
Trasmissione con il monocorona 1 x 11 velocità con corona 30 T. Per il momento ho lasciato il monocorona pensando di montare le plus all’occorrenza ma a breve monterò la doppia. Oltre a non sentire l’esigenza delle ruote plus, il monocorona è un compromesso che va molto stretto a chi vuole fare bikepacking. La doppia vince a mani basse (altro elemento in controtendenza rispetto al mercato).
Non pretendo di avere la verità in tasca ma mi faceva piacere condividere con voi il mio pensiero sul tema della “bicicletta perfetta” o “bicicletta totale” (entrambe chimere) che tanto si legge nei gruppi di discussione.