Due giorni sul Pratomagno per scoprire la Foresta di Sant’Antonio, area naturale protetta di Interesse Locale
Il Pratomagno è un massiccio montuoso che si trova a pochi chilometri da Firenze. Geograficamente a sud guarda il Valdarno mentre a nord confina con il Casentino. Un itinerario di due giorni con relativamente pochi chilometri e poco dislivello per riuscire ad assaporare meglio un’area naturale che merita di essere visitata con tutta calma.
Quando andare
Il periodo migliore per pedalare sul Pratomagno è senza ombra di dubbio quello dell’autunno quando le foglie iniziano a cambiare colore. L’altra stagione consigliata è quella della primavera. In estate può esserci molto caldo e sicuramente troverete i tafani. In inverno la parte alta del percorso è innevata.
Caratteristiche del percorso
Il percorso parte dalla stazione di Santa Maria Novella a Firenze. Usciti dal caos del centro storico grazie alla ciclabile sull’Arno ci si dirige in direzione Pontassieve.
Da Pontassieve si può finalmente pedalare lontani dal traffico sfruttando le strade secondarie prima e la strada di vigna dopo. Da Diacceto si entra nel vivo del percorso grazie ad una strada che sarà praticamente tutta bianca fino al rifugio Capanna delle Guardie (luogo del pernottamento).
Il giorno seguente si torna sulla strada Panoramica del Pratomagno e la seguiamo fino alla forestale per Poggio di Loro, strada forestale che poi diventa sentiero fino a Loro Ciuffenna.
Una volta scesi a fondovalle nel Valdarno si prende la pista ciclabile dell’Arno fino a Incisa. A incisa è presente la stazione ferroviaria.
Quando ci si trova sul crinale del Pratomagno attenzione al meteo perchè oltre al fatto di essere a più di 1300 m s.l.m. c’è anche da tenere in considerazione il vento (non a caso è stato installato un parco eolico).
Tipologia di tracciato
Il Tracciato è vario: asfalto, strada bianca, single track. Va affrontato con una MTB meglio se front. Il percorso può essere fatto in gravel se si evita la discesa in fuoristrada che porta a Terranuova Bracciolini. In questo caso quando siamo sulla strada panoramica in corrispondenza della curva dalla quale è possibile vedere la croce del Pratomagno si evita di girare a destra in discesa sulla forestale ma si prosegue in direzione Anciolina.
Pernottamento
All’altezza di Croce al Cardeto (praticamente dietro il parco eolico) si trova un grazioso rifugio chiamato “Capanna delle Guardie” con nove posti letto sempre aperto dove poter dormire. In prossimità della struttura è presente una fonte che butta acqua tutto l’anno. Sappiate che essendo facilmente raggiungibile è possibile trovarlo già occupato al nostro arrivo. E’ consigliabile portare quindi oltre al materassino e al sacco a pelo anche la tenda da utilizzare in caso di necessità.
Attrezzatura
A pochi chilometri dal rifugio c’è il ristorante Giuntini dove poter nel caso cenare. Abbiamo però preferito portare tutto con noi e abbiamo quindi cucinato all’interno del rifugio. Avevamo tutta l’attrezzatura per dormire (tenda, sacco a pelo e materassino), il cibo e le l’attrezzatura per cucinare.