Guido ci ha mandato questa bella traccia che si snoda tra Italia e Francia passando per la Liguria e la Via del Sale. Non vi resta che provarla, basta un week-end!
Testo, foto e traccia di Guido Pighi
Gli ammericani direbbero Overnight, beh diciamo che anche metodo alternativo per passare una notte fuori và bene lo stesso..
Percorso tostino, godibile anche in 3 giorni, ma con un po’ di sana demenza fattibile in due.
Non tanto per lo sviluppo chilometrico o il dislivello, comunque presente, ma perché alcune salite sono parecchio smosse e non vi fanno avanzare propriamente di buona lena, e quando sono smosse sono anche a doppia cifra..
Allestimento light, tanto si dorme benissimo per terra con l’attrezzatura giusta.
Se volete potete optare per aggiungere una tenda,oppure approfittare dei vari rifugi sulla via che offrono camerate confortevoli e da mangiare con i fiocchi (supportate le strutture di montagna e portate il massimo rispetto per le regole.. Non siete in un albergo all-inclusive)
Il percorso si snoda tra Liguria, Via del Sale, Francia e vecchie strade militari, di comunicazione e commercio..
Portate con voi abbigliamento adatto ad affrontare eventuali cambi meteo repentini, siete sempre sopra quota 2000 per lunghi tratti e non ci sono molte pensiline di autobus sotto le quali ripararsi.
Descrizione
La prima salita impegnativa vi porterà al colle di Caprauna, di lì un taglio lungo Alta Via vi farà planare sopra il forte di Colle Di Nava. Si prende in direzione Ponte di Nava per iniziare la seconda asperità verso Upega, paese brigasco rimasto quasi immutato negli anni.
Se avete fame (nello specifico ne avevo) non lasciatevi sfuggire i tagliolini fatti in casa, al sugo di carne bianco presso la Locanda di Upega..
Il digestivo sarà la salita verso il passo delle Salse.
Di lì ho deciso di non sfruttare l’accesso alla via del Sale prima dello scollinamento, ma si scendere a Monesi di Triora per aggiungere un po’ di dislivello gratuito..
Arrivati alla Albergo La Vecchia Partenza vi potete gustare un favoloso dolce da Maurizio
(se siete arrivati qui a stomaco vuoto, fermatevi e mangiare pranzo, non ve ne pentirete, garantisco io)
Di lì riparte la risalita verso l’accesso alla via del Sale. Dopo la salita, tutta esposta al sole, godetevi il Bosco delle Navette, una perla incontaminata delle nostre montagne.
Arrivati al casello della Via del Sale, il custode, se siete gentili, vi offre il caffè.
Ora siete alti e di qui in poi troverete solamente il Rifugio Don Barbera, prima di arrivare al Forte Centrale di Limone.
Non tralascio di dirvi che anche lassù si mangia benissimo ma mi preme ricordare le buone regole, se vi fermate non sprecate acqua e riportate via la vostra spazzatura. Siete in un rifugio, non a Plaia del Carmen in un albergo all inclusive…
Arrivati a Limone, d’obbligo un giretto per i forti e per godervi il panorama (non che prima panorami non ce ne siano stati )
Ero indeciso, ma alla fine ho deciso di proseguire per Casterino, attraversando la Valle delle Meraviglie.. Ora il nome vi farà capire che si tratta di un postaccio.. Inguardabile…
Arrivati in valle seguite le indicazioni per La Brigue, paese storico e stupendo, pensate che si vantano di avere la piccola Cappella Sistina, nella chiesa che incontrerete prima dell’inizio della strada forestale che vi riporterà in Italia.
Piccolo appunto, strada forestale non vuol dire nella foresta. Per i cugini d’oltre alpe sono strade di accesso veloce in caso di incendi.
Quella che affronterete è una salita con poco più di 1000 metri di dislivello, quasi sempre a doppia cifra, senza ombra.. Io l’ho fatta a mezzogiorno.. Geniale scelta dei tempi.
Arrivati in cima a Bassa di Sanson, nel comune di Triora, il percorso prosegue in direzione colle del Garezzo, lungo una militare molto smossa, sia in discesa che salita e con un lungo tunnel, circa mezzo chilometro, completamente al buio (luce d’obbligo per uscirne indenni)
Dal Garezzo il meteo mi consigliava di rientrare per la via veloce ma fortunatamente ho ascoltato il mio socio Fabio del Becaro e ho proseguito lungo la traccia del Liguria Bike Trail 2020.
Spettacolare sali e scendi in direzione Passo di Mezzaluna per ritrovare un po’ di asfalto in località Teglia..
Di qui in poi asfalto, sterrato e sali e scendi mi hanno condotto dapprima verso Testico, poi verso le alture di Alassio, approfittando di fugaci scappatoie in offroad..
Discesa verso Villanova d’Albenga e poi via lungomare rientro verso casa.
Vi ho già annoiato troppo, quindi ovviamente la traccia è disponibile per chiunque volesse scappare qualche giorno dal casino, con l’unico consiglio di armarsi di pazienza nei fine settimana per i vari mezzi a motore che vi faranno mangiare polvere lungo le sterrate. Se riuscite ad andare in settimana sarebbe il top.