Stare tante ore sulla bici può portare ad un certo grado di disagio. Ecco alcuni consigli per aumentare il comfort.
Una visita dal biomeccanico
Hai mai sentito in una tappa di un viaggio la schiena che scricchiola, o sei andato a dormire con le braccia stanche o, diciamocelo, il sedere che fa male? Potrebbe essere una buona idea fare una visita dal biomeccanico.
La “messa in sella” è un’operazione in cui questo specialista prende le tue misure, quelle delle bici e regola il tutto in maniera tale da creare più armonia possibile tra i punti di appoggio di quando si va pedala. Questa regolazione è molto importante perché può evitare problemi anche gravi sul lungo periodo sulle articolazioni.
Le principali regolazioni che farà il biomeccanico saranno
- la posizione del piede sul pedale
- la regolazione delle tacchette
- altezza e posizione della sella
- lunghezza della pipa manubrio
- angolazione del manubrio
- tanto altro
Se non ne conosci già uno puoi chiedere alla tua officine di fiducia se ne hanno uno da consigliarti.
Sella
La sella è sicuramente uno dei punti che influisce maggiormente sul comfort in viaggio e uno dei temi più dibattuti nella community del bikepacking e del gravel.
Il nostro consiglio è di non scegliere selle votate unicamente alla performance ma quelle pensate per offrire più sostegno durante la pedalata. Anche se è una scelta tanto personale quanto la parte del corpo che si mette sopra, scegliere una sella leggermente più larga “del normale” e con padding extra è sicuramente un ottimo passo per non spaccarsi schiena e fondoschiena.
Dormire comodi
Oltre a materassini super light e super costosi, un upgrade con pochi euro che puoi fare e che aumenterà a dismisura il vostro comfort durante la notte è un cuscino gonfiabile.
Pesa poco, lo riempi in un attimo e i suoi benefici superano ogni immaginazione alla sesta notte di fila in tenda.
Quanto si sta male dopo una notte in cui si è dormito poco o scomodi?
Vestiti da viaggio
Di sicuro ti sono arrivate pubblicità di vestiti super performanti, creati per le “long-distance ultra mega super race” e che ti faranno andare più veloce.
Ma difficilmente molti di noi faranno mai una gara da 10 000 chilometri dormendo 1 ora e mangiando solo gel. Quindi probabilmente non ti servirà avere quel 0,05% di efficienza in più con la classica maglia da ciclismo super aderente da 300 €.
Se lo farai in primavera o in estate, pensa a un viaggio con T-Shirt in lana merino o in Capilene.
Sul versante gambe invece il mondo si divide tra pantaloncini “civili” e i classici bib. Noi scegliamo di solito questi ultimi però nella loro versione cargo per avere qualche posto in più dove tenere cibo o semplicemente il telefono. Oltre ai benefici dello spazio, l’aderenza dei bib permette un flusso del sangue migliore e di evitare, dato che sarai comunque seduto per tante ore, una cattiva circolazione.
Nastro e manubrio
Se usi una mountain bike o comunque un manubrio dritto investire in manopole adatte ti salverà da molti mal di mano. La pressione che infatti andiamo a mettere sulle nostre estremità durante le tante ore di viaggio non è da sottovalutare e i crampi possono accadere anche lì.
Sulla scelta delle manopole ti consigliamo di prendere in considerazione sopratutto la parte più vicina alla fine del manubrio, che sarà quella su cui andrai a poggiare il palmo, e sulla sua inclinazione. Noi ci siamo trovi bene con le Ergon GS1 e Ergon GA3.
Su manubri “drop” un grande upgrade di comfort è il carbonio. Rispetto ad altri materiali su questo tipo di componentistica il passaggio delle vibrazioni del carbonio è veramente minima e lascia le mani decisamente più risposate.
Nella stessa maniera un nastro con un strato di gel non eccessivo e sopratutto un’angolatura a 45° tra i suoi fogli può decisamente aiutare quando si cambia posizione. Ne abbiamo parlato in questa recensione del CADEX GX.
La crema
Nonostante una buona sella e un buon bib può succedere che zone che non vorremo irritate si irritino. Lo sfregamento delle gambe sulle parti interne può creare veramente dei problemi e se siete all’estero o in zone lontane da casa possono trasformarsi in drammi veri e propri.
Anche se stiamo sempre attenti a cosa mettiamo nelle borse, una vasetto di crema anti-sfregamento un posticino dovrebbe sempre trovarlo per evitare di rimanere bloccati. Se volete giocare in casa potete dare un occhio alla Ozone di Elite.
Scarpe e pedali
Dopo sella e manubrio, i pedali e conseguentemente le scarpe sono uno dei punti di appoggio tra noi e la bici e per questo conviene tenerli in grande considerazione. La nostra tendenza è di andare sempre con pedali con attacchi perché ci permettono di tenere il piede in una posizione che sappiamo essere sicura e che non porterà a problemi di infiammazione, specialmente ai tendini.
Eliminando di default le scarpe da bici da corsa, consigliamo di scegliere scarpe adatte sopratutto a camminare.
Questo non perché sarà la maggior parte dell’attività che farai, ma perché quando succederà avere delle scarpe da ciclismo che scivolano sul fango o sulle rocce decisamente non è una bella esperienza.
Se scegli delle scarpe con attacchi SPD e senti parte del piede che “tira”, prova a spostare le tacchette più verso il tallone – questo comporta uno stimolo minore della pianta del piede e del tallone e ti può evitare grandi infiammazioni.
Vuoi aggiungere qualcosa? Scrivicelo nei commenti