Una nuova rubrica, curata da Mario Presi aka BikepackingChef, per peccare di gola anche in viaggio.
Molto spesso nella vita basta una scintilla d’ispirazione per creare cose fantastiche. L’idea per BikepackingChef mi è venuta in un freddo e nevoso pomeriggio di inizio Dicembre, anno 2019, mentre stavo facendo rientro a casa a piedi dopo una giornata passata a fare splitboarding con degli amici.
Pensavo ai prossimi eventi bikepacking in programma per l’estate 2020. Di li’ a poco mi sono trovato a pensare a come e cosa avrei potuto mangiare, sia in sella e soprattutto a pranzo e a cena. (Sarà perché sono chef di cucina ma penso sempre a mangiare..la prima cosa alla quale penso quando mi alzo la mattina è “oggi cosa posso mangiare per colazione? Porridge o Muesli..oppure un paio di French Toasts?”.)
Alimentarsi e mangiare sano mentre si fa bikepacking, cicloturismo, endurance (sia per piacere e soprattutto in gara) è, secondo me, l’aspetto più importante e nello stesso tempo l’aspetto che più viene sottovalutato. Ci sono delle “leggende metropolitane nutrizionali” che ormai fanno parte della nostra abitudine e non sempre sono corrette.
D’altre parte, un bikepacker non può vivere di sole barrette energetiche e gel…giusto?
Il ciclismo endurance ed in particolare il bikepacking, richiede un enorme fabbisogno calorico giornaliero. Pensate che un uomo di statura e corporatura media ha bisogno di circa 2500 cal al giorno (24 ore) per sopravvivere (funzioni vitali di base ed una normale attività fisica giornaliera), mentre durante un evento come il Tuscany Trail, per esempio, il fabbisogno calorico giornaliero aumenta di ben 3 o 4. L’alimentazione ha una fondamentale importanza anche in relazione allo sforzo che il ciclista dovrà affrontare. Uno dforzo esplosivo (pensate agli sprinter su pista o ai bmx racer per esempio), per potersi esprimere appieno, ha bisogno di carboidrati. Uno sforzo di media/alta intensità e prolungato nel tempo ha bisogno di grassi e carboidrati. In entrambe i casi le proteine svolgono un ruolo di riparazione (e non energetico, come forse molti credono).
Certo, il luogo/area/paese dove si pedala ha un impatto molto importante per ciò che riguarda la pianificazione dei pasti e dove comprare snacks ed altro.
Molto spesso l’idea di portare con se fornello e tegami da campo e fermarsi a comprare del cibo per poi cucinare un pasto decente all’aperto, posso ben capire, che a molti di voi non invogli. Dopo aver pedalato per 10-12-15 ore, immagino abbiate solo voglia di sedervi a tavola e mangiare (pure il tavolo con piatti e bicchieri inclusi forse).
Proprio per questo, qualche settimana fa ho scritto un post sulla pagina Facebook del Tuscany Trail e Tuscany Road chiedendo proprio a voi bikepackers le seguenti domande:
- Avete mai cucinato all’aperto?
- Se non lo avete mai fatto, cosa vi impedisce di farlo?
- Porterete con voi il kit per cucinare al TT20?
- Se si, cucinerete da zero o porterete con voi pasti disidratati (quelli da alpinismo e spedizione per intenderci)?
Il mio post ha suscitato parecchio interesse generando un numero elevato di risposte ed i dati raccolti sono stati utili per me per capire che effettivamente, manca uno spazio dove si possano trovare informazioni semplici ed utili per tutto ciò che riguarda la cucina all’aperto / camp kitchen / e come alimentarsi durante un evento bikepacking.
Molto spesso mi viene posta la seguente domanda: “Ma tu cosa mangi quando fai bikepacking?” Dipende. Dipende da come voglio affrontare un evento trail organizzato o un progetto / giro da solo o in compagnia. Ho notato che questo condiziona moltissimo come mi organizzo e pianifico il mio evento / giro.
Se decido di iscrivermi ad un evento organizzato, cerco di viaggiare il più leggero possibile e questo vuol dire lasciare a casa il kit cottura all’aperto (che tra l’altro ha dimensioni ridotte e pesa molto poco). Se invece decido di farmi un viaggetto di qualche giorno nelle montagne attorno a casa per esempio, allora porto con me il necessario per cucinare all’aperto, qualche provvista semplice come riso, pasta o quinoa, un paio di scatole di tonno e un vasetto (plastica) di pesto o salsa di pomodoro, un paio di buste di zuppe in polvere, qualche verdura tipo carote, zucchine, patate dolci (ottime risorse di carboaidrati), barrette energetiche fatte da me, cioccolato 70%, fiocchi d’avena per fare il porridge (tipica colazione Scozzese di fiocchi di avena) o Muesli fatto in casa (ricco di mix di noci e semi e frutta secca), frutta secca e mandorle. Se il peso diventa il mio obiettivo principale (per non avere un set-up troppo pesante), allora porto con me dei pasti disidratati. Ce ne sono di veramente ottimi sul mercato e approfondiremo l’argomento in un articolo specifico della rubrica.
In questa nuova rubrica vi daremo gli strumenti necessari per seguire un’alimentazione sana ed energetica anche quando viaggiate.
Creeremo ricette semplici da seguire, con foto e video che spiegheranno passo dopo passo il procedimento corretto da seguire.
Vi daremo tutte le dritte ed i trucchi del mestiere (sono chef di cucina) per rendere la vostra esperienza di cucina all’aperto più piacevole.
In altre parole, cercheremo di darvi l’ispirazione per creare dei momenti da ricordare, ancora meglio se in buona compagnia.
Nel corso di quest’anno analizzeremo i seguenti argomenti:
- Ricette per una colazione da campioni (breakfast of champions)
- Come fare il caffe “modalita’ bikepacking” (mocha; drip filter; french press Bodum)
- “snacks on the go”
- Ricette vegetariane, vegane e senza glutine
- Ricette con carne e pesce
Inoltre, per meglio comprendere le varie possibilità’ della cucina all’aperto, faremo test e recensioni di materiali ed equipaggiamento.
- Kit di cottura (tradizionali ed ultra leggeri), test e guida all’acquisto.
- Fonte di calore (gas butano; alcool; fuoco vivo) e come usarli correttamente.
- Test pasti pronti disidratati e freeze dry
- Come trasportare il vostro kit di cottura?
- Quale cibo e’ più conveniente trasportare nelle vostre borse bikepacking?
e molto altro ancora…
Chi è BikepackingChef™?
Mario Presi – aka Chefonabike®️ – aka BikepackingChef™️ – chef di cucina, da 20 anni, ciclista multi disciplina, ha iniziato la sua carriera agonistica nel BMX nel 1985 partecipando da principiante ad una gara del Trofeo Topolino di Jesolo giungendo in finale arrivando all’8° posto. Da quel momento ha avuto inizio la sua carriera nel mondo delle ruote da 20”. 4 titoli nazionali, 8 titoli regionali, numerose vittorie in campo nazionale e piazzamenti a livello internazionale ed un 3° posto agli europei del 1992 nella pista di casa, Padova, è un palmares niente male. Trasferitosi a Londra nel 2001 per seguire e approfondire la carriera di chef di cucina, dopo qualche anno di inattività è tornato a gareggiare in UK nel 2008. Nel 2011 vince il titolo Inglese nella categoria cruiser 30-35 e l’anno successivo il titolo Britannico nella stessa categoria ed un 4° posto ai Mondiali di Birmingham. Sempre appassionato di ciclismo sia su strada che mtb, Mario vanta esperienze nel DH e XC a livello regionale, ciclismo su strada amatoriale in UK, cicloturismo, enduro mtb e recentemente bikepacking e adventure cycling.
Attualmente residente a Chamonix- Francia, Mario continua a pedalare sia enduro mtb che strada e gravel (non in inverno quando mette le 4 biciclette in letargo in favore di sci e snowboard) e per il 2020 ha in programma di partecipare ai diversi eventi Bikepacking.